Gli appelli del Santo Padre e del Capo dello Stato
“Si può fare!”: è questo il motto della seconda edizione degli Stati generali della natalità al via oggi e fino a domani, venerdì 13 maggio presso l’Auditorium della Conciliazione a Roma. Ad introdurre i lavori, rappresentanti delle Istituzioni di ogni livello, tra i quali la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, quello alla Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi.
“Il tema della natalità rappresenta una vera e propria emergenza sociale. Non è immediatamente percepibile, come altri problemi che occupano la cronaca, ma è molto urgente: nascono sempre meno bambini e questo significa impoverire il futuro di tutti; l’Italia, l’Europa e l’Occidente si stanno impoverendo di avvenire”. Lo afferma papa Francesco nel saluto inviato ai partecipanti alla seconda edizione degli Stati Generali della Natalità. C’è una periferia esistenziale in Occidente, poco vistosa, che non si nota immediatamente. È quella delle donne e degli uomini che hanno il desiderio di un figlio, ma non riescono a realizzarlo”, afferma papa Francesco. “Molti giovani faticano a concretizzare il loro sogno familiare – sottolinea il Pontefice -. E allora si abbassa l’asticella del desiderio e ci si accontenta di surrogati mediocri, come gli affari, la macchina, i viaggi, la custodia gelosa del tempo libero… La bellezza di una famiglia ricca di figli rischia di diventare un’utopia, un sogno difficile da realizzare”. “Questa è una nuova povertà che mi spaventa”.
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