Città del Vaticano – L’inverno demografico è un problema serio. Anzi serissimo. In Italia non si fanno più figli e, se va avanti di questo passo, le previsioni da qui a 50 anni degli istituti demografici, fanno affiorare un paese azzoppato, con una popolazione praticamente dimezzata.
Da almeno vent’anni la Chiesa in totale solitudine martella su questo argomento ma con scarsi successi in politica, visto che di governo in governo le misure messe in campo per consentire alle giovani coppie di avere fiducia nel futuro e fare figli sono sempre state insufficienti. Le donne italiane sono tra le più penalizzate in Europa e di fatto costrette a scegliere se avere una famiglia o fare carriera. Gli incentivi sono minimi, la famiglia pesa troppo sulle loro spalle, gli asili sono pochi e costosi, le aziende non applicano politiche lungimiranti, gli sgravi fiscali sono risibili.
A lanciare l’ennesimo allarme è il Vaticano. Papa Francesco il prossimo 14 maggio andrà all’Auditorium della Conciliazione a Roma, ad aprire la prima edizione degli Stati Generali della Natalità. Un grande meeting dedicato al futuro della demografia in Italia, «che intende lanciare un appello alla corresponsabilità per far ripartire il Paese a partire da nuove nascite» spiega Gigi de Palo, presidente del Forum delle associazioni familiari.
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