Il dato è impressionante: è come se in meno di 30 anni scomparissero tutti gli abitanti del Veneto o della Sicilia. Ecco, questo è lo scenario futuro se non verrà invertita la rotta della natalità. Che in Italia nascano sempre meno bambini, lo avevamo capito, quello che non sapevamo è che il nostro Paese nel 2050 potrebbe avere 5 milioni di abitanti in meno se la tendenza al crollo delle nascite non viene invertita. E questo comporterà che solo poco più di una persona su due sarà in età da lavoro, con un 52% di persone tra i 20-66 anni che potrebbero essere chiamate a provvedere sia alla cura e alla formazione delle persone sotto i 20 anni (16%), sia alla produzione di adeguate risorse per il mantenimento e l’assistenza ai pensionati (32%). In questo quadro le nascite potrebbero scendere dalle attuali 399mila annue a 298mila, ben lontano dall’obiettivo minimo delle 500mila per un corretto equilibrio demografico. Questo è quanto dicono i dati Istat illustrati ieri dal presidente Gian Carlo Blangiardo agli Stati generali della natalità all’Auditorium della Conciliazione a Roma.
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