Il Pontefice elogia l’assegno unico per i nuovi nati: “Riforme sociali con la famiglia al centro”. Draghi lo rassicura: “A bilancio 21 miliardi. E non ci ripenseremo il prossimo anno”
La stretta di mano è solo la rappresentazione plastica della convergenza tra il premier Mario Draghi e il Papa. Una linea comune che già in passato si era dimostrata solida e che ora si rafforza in una comunione d’intenti tra le due sponde del Tevere, su un tema particolarmente caro a entrambi: quello della natalità. «Senza figli l’Italia scompare», nel Paese si assiste a un «inverno demografico». E poi, l’invito a misure urgenti e concrete per le famiglie e il sostegno all’assegno unico. C’è tutto questo nelle parole di Francesco e del premier che ieri mattina sono intervenuti agli Stati Generali della Natalità, a Roma. Una sorta di G8 promosso dal Forum delle Associazioni Familiari e dal suo presidente, Gigi De Palo. «Un tema urgente» e «basilare» per «invertire la tendenza e rimettere in moto l’Italia a partire dalla vita», ha sottolineato il Pontefice argentino, ricordando che i dati dimostrano che «la maggior parte dei giovani desidera avere figli» ma che «i loro sogni di vita si scontrano con un inverno demografico ancora freddo e buio». Il premier Draghi ha subito ringraziato Bergoglio per la sua presenza che «testimonia ancora una volta come le questioni sociali ed economiche abbiano prima di tutto una dimensione umana ed etica».
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